La Casa Azul di Frida Kahlo: visita alla casa museo di Città del Messico (2024)

Casa è dove è custodita la nostra storia, il luogo dove iniziamo a sognare: scrivendo su un diario, cantando nella nostra stanza, dipingendo le nostre emozioni.

La Casa Azul di Coyoacán, rilassato quartiere di quella megalopoli che è Città del Messico, è stata la dimora dove è nata, cresciuta e ha vissuto fino all’ultimo istante una delle donne più importanti, affascinanti, influenti e sfortunate del Ventesimo Secolo: Frida Kahlo.

Per volontà dell’artista, oggi è una casa museo aperta a tutti, perché tutti possano godere del meraviglioso lascito di Frida.

Visitare la Casa Azul è come andare in pellegrinaggio e avere il privilegio di scoprire dettagli intimi e poco conosciuti della donna più famosa del Messico. Dì sempre e per sempre.

Allora andiamo, con occhi curiosi e con l’emozione delle occasioni speciali, a visitare insieme la casa museo Frida Kahlo di Città del Messico.

Pronti, trolley…via!

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Organizzare la visita alla Casa Azul Museo Frida Kahlo

La Casa Azul è uno dei musei più frequentati di Città del Messico e per questo è importante organizzare la propria visita con largo anticipo.

I ticket di ingresso possono essere acquistati online sul sito ufficiale del museo e la nostra esperienza ci dice che è meglio muoversi almeno con due o tre settimane di anticipo, soprattutto se la visita è in concomitanza con le festività.

Il costo del biglietto per adulto è di 250 pesos (circa 11 euro) durante la settimana e 270 pesos (circa 12 euro) il sabato e la domenica.

Come accade con molti altri siti messicani, il museo Frida Kahlo è chiuso tutti i lunedì.

Nel prezzo del biglietto è compreso anche il ticket di ingresso al Museo Diego Rivera – Anahuacalli, che si trova a circa 45 minuti di bus dal Museo Frida Kahlo, nello stesso quartiere di Coyoacán.

Il nostro consiglio è quello di dedicare un’intera giornata per visitare entrambi i musei e scoprire uno dei quartieri più antichi della capitale messicana.

Per quanto riguarda il Museo Frida Kahlo, potrete anche prenotare una visita guidata (attualmente non disponibile a causa della pandemia – febbraio 2022), scrivendo una mail a relacionespublicas@museofridakahlo.org.mx con almeno una settimana d’anticipo. Le visite guidate sono previste in inglese e spagnolo.

Vi segnaliamo anche la possibilità di partecipare ad una visita notturna della Casa Azul, in concomitanza della Notte dei Musei che si tiene ogni ultimo mercoledì di ogni mese.

Anche in questo caso, dovrete scrivere per tempo al museo.

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La Casa Azul: l’universo intimo di Frida Kahlo

La Casa Azul fu costruita da Guillermo Kahlo nel 1904 e soltanto tre anni più tardi, per la precisione il 6 luglio 1907, diede i natali a Frida Kahlo.

In questa dimora l’artista ha trascorso buona parte della sua vita, prima con i genitori e poi con il marito Diego Rivera, prima di lasciare questa terra nel luglio del 1954, alla giovane età di 47 anni.

Ogni stanza, ogni quadro o scultura, ogni singolo dettaglio è un lascito meraviglioso che Frida ha regalato al suo amato Messico.

Nulla è stato modificato negli spazi della Casa Azul: la sala da pranzo, la cucina, lo studio di Frida e la sua camera da letto.

Tutto è rimasto inalterato, fermando il tempo per regalarci l’opportunità unica di scoprire le sue abitudini, come ha affrontato la degenza, come immaginava il mondo.

La Casa Azul è poesia, è l’universo intimo di Frida, dove sono custoditi i suoi sogni, le sue passioni e le sue paure.

Visita al Museo Frida Kahlo: le opere

La visita al Museo Frida Kahlo ha inizio negli spazi espositivi dove sono presenti alcune tra le sue opere più importanti e quelle a cui lei era particolarmente legata.

Tra queste ultime c’è sicuramente il ritratto di suo padre, Guillermo Kahlo, affermato fotografo durante la dittatura di Porfirio Díaz in Messico.

Frida da giovane assisteva il padre nel suo laboratorio di fotografia e soprattutto durante i suoi attacchi epilettici, ma purtroppo dopo poco tempo, a causa della poliomielite, fu lei ad aver bisogno delle cure del padre.

Un altro quadro che si può ammirare qui nella Casa Azul è “Frida y la cesarea“, opera incompiuta ma che racconta uno dei temi più sentiti da Frida: la maternità. Realizzò questo quadro dopo il suo primo aborto (ne ebbe tre, tra il 1930 e il 1934): dipingere per Frida era un modo per esorcizzare le proprie paure, per trasformare il dolore.

Viva la vida, l’ultimo quadro realizzato da Frida, è un inno alla vita che l’artista ha completato otto giorni prima di morire tra le mura della Casa Azul.

Quei colori accesi trasmettono le sue emozioni di quei giorni: pur nell’infinito dolore, nel dipinto c’è tutta la sua voglia di vivere, di amare e di volare oltre ogni confine imposto dalla malattia.

Accanto a lei c’era Diego Rivera, a cui si deve tra l’altro la definitiva trasformazione della Casa Azul in spazio espositivo, donato al governo messicano e aperto ai visitatori di tutto il mondo.

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Cosa vedere nella Casa Azul: le stanze e lo studio di Frida

Oltre ai quadri di Frida e Diego e alle fotografie dell’epoca, nella Casa Azul vi sono diverse stanze che si possono visitare.

La prima che si incontra seguendo il percorso museale è la sala da pranzo, dove traspare la passione dei coniugi Rivera per l’artigianato messicano, dai tessuti fino alle ceramiche e ai vassoi in guaye (pianta di legumi originaria del Messico). Alle pareti si possono vedere diverse opere di natura morta, realizzate dalla stessa Frida.

Anche la coloratissima cucina di Frida è un inno alla propria patria: qui venivano preparati piatti tipici messicani in onore dei tanti ospiti della Casa Azul.

Frida e Diego amavano la compagnia degli amici e la Casa Azul era sempre insieme fermento.

Accanto alla sala da pranzo, si entra in quella che era la camera di Diego Rivera: sono conservati i suoi vestiti, cappelli, fotografie dell’epoca e diversi oggetti dell’arte popolare messicana.

Salendo al piano superiore, si raggiunge lo studio di Frida. Assieme alla sua camera da letto, questo è lo spazio più emozionante dell’intera casa.

Qui i dettagli raccontano la sua storia: la foto di Diego sopra ai pastelli, la sedia a rotelle davanti al cavalletto che le regalò il magnate Rockefeller, negli anni in cui lei e Diego vissero a New York, i suoi pennelli e i suoi strumenti. Tutto è rimasto inalterato rispetto a come era disposto all’epoca.

Scopri dove abbiamo incontrato Frida a New York

Pochi passi separano lo studio dalla camera di Frida: qui si trova il letto con lo specchio a soffitto, fatto installare dalla madre perché l’artista potesse continuare a dipingere anche dopo il terribile incidente del 1925.

La pittura era la sua salvezza, la sua liberazione: mai smise di trasformare i suoi sentimenti in arte, fino alla fine.

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Il giardino della Casa Azul

Il grande spazio verde che oggi si può ammirare visitando la Casa Azul fa parte di una serie di miglioramenti che Frida e Diego realizzarono nel corso degli anni alla proprietà.

Nel 1937, anno in cui il politico russo Trotsky fu ospite della Casa Azul per sfuggire alle ire di Lenin, i coniugi Rivera acquistarono l’area su cui realizzarono i giardini e contemporaneamente dipinsero di azzurro le pareti della casa, murando le finestre che davano verso l’esterno.

L’arte popolare messicana è ben presente anche qui, così come i segni dell’amore tra Frida e Diego.

Guardando verso la scalinata che scende dallo studio, sembra di poterli vedere ancora lì: stretti nell’abbraccio di una passione più forte di ogni dolore, mentre sorridono felici guardandosi negli occhi.

Ciao Frida, ti porteremo con noi in giro per il mondo, è una promessa.

Viva la vida!

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La Casa Azul Museo Frida Kahlo: info utili

Dove: Calle Londres 247, Colonia del Carmen, Coyoacán

Quando: martedì 10-18, mercoledì 11-18, da giovedì a domenica 10-18. Chiuso il lunedì

Ticket di ingresso: durante la settimana 250 pesos, nel fine settimana 270 pesos. Necessario acquistare il ticket online, oppure recarsi al Restaurante Centenario 107 di Coyoacán.

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